Un missile a quattro zampe
Standard
Codice FCI 158, Gruppo 10 Levrieri, Sezione 3A
Vita Media
10-14 anni
Peso
Femmina / Non previsto dallo standard
Maschio / Non previsto dallo standard
Altezza
Femmina 68-71 cm
Maschio 71-76 cm
Colori
Bianco, nero, blu, rosso, fulvo, fulvo pallido, tigrato oppure uno dei precedenti colori abbinato a pezzatura bianca
Pelo
Corto, fine, fitto
Cenni storici
Che il Greyhound abbia origini antichissime è chiaro a tutti, ma le teorie sulle sue radici e sulla successiva comparsa in Europa sono davvero tante!
Alcuni lo ritengono diretto discendente dei levrieri nord-africani originari della mezzaluna fertile –Sloughi e Saluki– altri, invece, lo credono addirittura imparentato con l’ancestrale Tesem, il cane sottile e spigoloso abitualmente rappresentato dagli Egizi.
Quanto alla sua venuta in Europa, non è chiaro se la si debba attribuire ai Fenici, ai Celti oppure ai Crociati.
La tesi “fenicia” vuole che, nell’ambito delle loro fiorenti attività marittimo-commerciali (VIII-VII sec. a.C.), il popolo di naviganti fece sbarcare il Greyhound dapprima in Grecia, dove sarebbe nato il termine “Greekhound”, poi divenuto Greyhound.
Chi invece abbraccia quella “celtica“, reputa che la razza si sia diffusa nel vecchio continente fra il VI ed il V sec. a.C. e che il nome derivi dall’inglese arcaico.
Infine, c’è chi data la sua comparsa in Occidente fra il XII ed il XIII sec. d.C., in concomitanza con il ritorno dei Crociati dalle campagne d’Oriente.
La FCI (Fédération cynologique internationale), pur accreditando le origini medio-orientali della razza, riconosce alla Gran Bretagna la paternità del Greyhound, dato l’impegno e la sistematicità profuse nell’allevamento che hanno portato allo standard di razza vero e proprio.
Nel Regno Unito il Greyhound ha da subito goduto di altissima considerazione, guadagnandosi un posto di tutto rispetto nei salotti e nelle corti nobiliari.
Gli veniva attribuito un valore tale che poteva addirittura sostituire la moneta in talune transazioni: i pagamenti delle imposte in “Greyhound” erano una prassi piuttosto diffusa.
Dapprima veniva allevato a scopo puramente venatorio ed utilizzato soprattutto nella caccia alla lepre, ma una volta preso atto della sua incredibile velocità, venne impiegato quasi esclusivamente nel coursing, una disciplina sportiva apprezzata dalla stessa Elisabetta I.
All’epoca, queste competizioni -appannaggio esclusivo della nobiltà- prevedevano che una coppia di levrieri dovessero misurarsi nel rincorrere una lepre all’aperto.
In seguito, negli anni 20 del 1900, l’americano Charles Munn ne mise a punto una versione modificata, inventando quello che ancora oggi è noto come racing, sport cinofilo nel quale i levrieri gareggiano in batteria e la lepre è meccanica.
Oggi come allora il re indiscusso dei cinodromi e delle discipline imperniate sulla velocità, è il Grayhound che, con i suoi 70 km orari abbondanti, sulla terra è secondo solo al ghepardo!
Proprio in virtù di questa sua peculiarità, una nota compagnia statunitense di trasporti su gomma, la Greyhound Corporation (1926), ne fece il proprio logo.
Ancora oggi, l’iconico “levriero d’acciaio“, resta il pullman americano per antonomasia.
Caratteristiche fisiche e comportamento
Il Greyhound, o levriero inglese a pelo raso, è un cane di taglia medio-grande splendidamente costruito.
La costituzione solida e la muscolatura potente sono correlate ad una non comune eleganza dovuta all’armonia delle proporzioni che lo caratterizza.
La testa è affusolata, con cranio piatto e stop appena accennato.
Gli occhi, ovali e preferibilmente scuri, sono scintillanti e sembrano esprimere tutta l’intelligenza e la dolcezza che lo contraddistinguono.
Il collo, allungato e muscoloso, si presenta elegantemente arcuato e si inserisce perfettamente nelle spalle oblique e nerborute ma mai pesanti.
Gli arti sono in perfetto appiombo; lunghi, potenti e solidi esprimono tutta l’elasticità e la potenza propulsiva della razza, concedendo una falcata sciolta con un allungo davvero considerevole.
In corsa i posteriori ben si innestano al di sotto del corpo, dando grande energia alla spinta.
La lunga coda è portata bassa e lievemente ricurva.
La pelle aderisce perfettamente al corpo in ogni sua parte ed il pelo è corto, fine e chiuso.
In pratica ogni particolare del Greyhound pare essere pensato e “costruito” nel rispetto dei principi fondamentali dell’aerodinamica: nato per correre e sublime nel farlo!
Il Greyhound è decisamente versatile: partendo dalla caccia alla lepre si è poi saputo dimostrare un eccellente cane da corsa e da compagnia, perfettamente a suo agio nei concorsi di bellezza.
Esistono tre differenti tipologie della razza:
- Greyhound da cinodromo: selezionato esclusivamente per la velocità (racing), usualmente di dimensioni più ridotte rispetto a quello da esposizione, dotato di petto incredibilmente profondo e costole molto reclinate.
- Greyhound da esposizione: vengono preferiti gli esemplari “sovradimensionati”, con collo molto allungato, manto vitreo ed angolazioni al limite dell’esasperazione, il tutto -ovviamente- basato sull’impatto visivo e sull’estetica dell’animale.
- Greyhound da coursing: equilibrato nelle forme, funzionale, atletico e molto veloce, mai appariscente ma pur sempre estremamente elegante: senz’altro il più completo e corretto, utilizzato in quella che è una vera e propria simulazione di caccia.
Nonostante l’idea di delicatezza che trasmette, questa è una razza che vanta un’ottima salute.
L’unica attenzione particolare va prestata durante i pasti che, se consumati troppo velocemente, potrebbero provocargli la dilatazione e torsione dello stomaco.
Pur non essendo un cane da compagnia per vocazione, il Greyhound è un impareggiabile compagno di vita, un amico leale, gentile, affettuoso e davvero molto intelligente.
Lo standard lo definisce “…di carattere sempre uguale..”, ed è proprio il suo grande equilibrio che lo rende speciale -anche per i bambini- ed adattissimo ai programmi di pet therapy.
Sempre in virtù della sua indole docile e pacata, è in grado di vivere senza alcun problema anche con altri animali, gatti compresi!
Con gli estranei, invece, più che diffidente si dimostra un tantino snob, scrutandoli dall’alto al basso e mantenendo le doverose distanze.
In famiglia, al contrario, saprà dimostrarsi dolcissimo ma mai invadente, cordiale e di un’educazione rara.
Adora essere viziato e necessita di un proprietario che sia felice di farlo, concedendogli di buon grado tutte le attenzioni possibili.
In assenza dei giusti stimoli può dimostrarsi pigro e svogliato: considerando dunque anche le sue doti innate, è necessario assicurargli delle lunghe corse all’aria aperta.
Senza dimenticare che vederlo lanciarsi in una delle sue proverbiali corse sarà sempre uno spettacolo entusiasmante… meglio se in un prato recintato!
Questa particolare razza necessita di un’alimentazione appositamente studiata per garantire il corretto apporto di nutrienti in ogni fase dello sviluppo.
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