Il gentleman guerriero
Standard
Codice FCI 011, Gruppo 3 Terrier, Sezione 3A
Vita Media
10-12 anni
Peso
Femmina / Non previsto dallo standard
Maschio / Non previsto dallo standard
Altezza
Femmina / Non previsto dallo standard
Maschio / Non previsto dallo standard
Colori
Bianco puro o con macchie nere o tigrate sulla testa, sulle orecchie o su entrambe. Fulvo, tigrato, tricolore
Pelo
Corto
Cenni storici
Nato per combattere con altri cani (il bull in questo caso non vuol dire che si dovesse misurare con i tori), combina la forza e prestanza fisica del Bulldog con la velocità e caparbietà del terrier.
Questa, almeno, deve essere stata l’idea di chi -si era ancora nel IXX secolo– iniziò ad occuparsi della selezione della razza.
Come spesso accade, non essendoci ancora uno standard ben preciso, si lavorò inizialmente più sul carattere che sull’aspetto esteriore.
Con l’inserimento dell’English White Terrie ad opera di James Hinks, il nostro Bull terrier iniziò ad intraprendere la strada per diventare il cane che conosciamo oggi.
Fu proprio uno dei suoi esemplari, la femmina Puss, il primo ad essere registrato ad un concorso nella classe Bull terrier.
Il merito di attribuire quel tipico aspetto che gli estimatori di questa razza amano tanto -il profilo romano, che conferisce al cranio la classica forma a uovo– spetta però ai figli di questo primo lungimirante allevatore: utilizzando Dalmata, Greyhound, Pointer, Foxhound, Wippet, Borzoi e Collie si arrivò, nel primo decennio del XX secolo, ad ottenere esemplari senza “stop“, veri e propri Bull terrier moderni.
Il riconoscimento ufficiale avvenne nel 1933; bisogna attendere gli anni ’50 affinchè entrino a far parte della razza anche gli esemplari diversi dal bianco, con il tigrato come colore più apprezzato.
Caratteristiche fisiche e comportamento
“Non è un cane, vero?”
Potrà sembrare incredibile, ma tale è la perplessità di chi osserva per la prima volta da vicino il Bull terrier inglese.
Tutto, in questa razza, è portato all’estremo.
Dotato di un torace ampio e possente, rende l’idea della forza fisica al primo sguardo.
Il resto del corpo è un fascio di nervi e muscoli tirati, pronti allo scatto.
Ma il vero capolavoro, la caratteristica che lo distingue da qualsiasi altro cane, è la testa: quello che viene definito come “profilo romano” gli conferisce la classica forma a uovo, con il muso talmente arquato da nascondere quasi completamente la bocca sotto all’importante tartufo.
Bocca da non trascurare affatto: la sua mascella ha una forza sorprendente!
Gli occhietti sono piccoli, obliqui, socchiusi e indagatori, collocati in alto vicino alle orecchie, portate dritte a punta di lancia.
Il pelo è corto, fitto e liscio, ben aderente al corpo.
Non ci sono misure precise nello standard, solo che vi sia la massima concentrazione di massa nel minimo spazio…obiettivo più che centrato.
Viene spesso definito cane-gladiatore oppure gentlemann-guerriero.
Definizioni entrambe azzeccate, almeno in parte.
Se è vero che la sua indole di lottatore è sempre pronta ad emergere, pochi sanno della sua estrema sensibilità di carattere.
Può essere distruttivo se lasciato solo in casa o in giardino, non sopportare la vicinanza di altri cani o persone estranee; allo stesso tempo un esemplare ben socializzato ed educato da mani esperte si dimostra affidabile in ogni situazione.
Non è razza adatta a tutti; chi desidera il classico eterno cucciolone da esibire ai giardinetti dovrebbe rivolgersi altrove.