Il legionario
Standard
Codice FCI 343, Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer-Molossoidi e Cani Bovari Svizzeri, Sezione 2A
Vita Media
10-12 anni
Peso
Femmina 40-45 kg
Maschio 41-47 kg
Altezza
Femmina 58-66 cm
Maschio 62-70 cm
Colori
Nero, nero striato, grigio piombo, grigio chiaro, ardesia, fulvo, fulvo chiaro, fulvo scuro, tigrato (su fondo fulvo o grigio di varie gradazioni)
Pelo
Corto e fitto
Cenni storici
Còrs, questo il nome dialettale diffuso in alcune regioni del sud Italia, in particolar modo in certe aree di Puglia e Calabria, con il quale si indicano persone forti, audaci, coraggiose e prestanti.
Con lo stesso termine (dal latino Cohors) si identificano quei tipi canini, molossoidi, differenziati in base all’impiego e per area geografica, diffusi da tempi remoti in quella zona.
La storia del Corso potrebbe finire qui.
Anzi, sarebbe meglio dire dovrebbe finire qui, perché, da un certo punto in avanti, coincidente all’incirca con il periodo compreso fra la fine degli anni ottanta e i novanta del secolo scorso, qualcosa è andato storto.
Ma andiamo per gradi e partiamo dall’inizio.
Non si è concordi neppure sull’origine antica della razza, tant’è che alcuni ritengono discenda da quei cani già noti agli antichi romani, impiegati sia in guerra al fianco delle legioni che come guardiano di mandrie.
Questa tesi prevede che vi sia dunque un antenato comune che leghi il nostro Cane Corso al Mastino Napoletano ed al Mastino Abruzzese.
Per altri, invece, ciascuna razza avrebbe origini distinte, pur presentando tratti comuni.
Quel che è certo, per arrivare all’epoca moderna, è che negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale si potevano ancora trovare esemplari di questo splendido cane allevati esclusivamente per svolgere il lavoro per il quale erano stati selezionati nei secoli, quindi il più rispondente possibile ai canoni tradizionali.
Fin qui tutto bene, almeno fino a quando la razza -che in un primo momento veniva data in affido controllato solo a persone che garantivano di mantenerne l’integrità- iniziò ad essere allevata a scopo esclusivamente commerciale.
Quello che era successo con vent’anni d’anticipo al Mastino Napoletano accade in modo ancora più grave al Cane Corso: la creazione di esemplari ipertipici che poco avevano a che fare con il cane così com’era in origine ha finito con lo snaturare la razza tanto dal punto di vista fisico quanto da quello psicologico.
Con l’introduzione di Boxer, Dogue de Bordeaux, Bull Mastif, non solo si è modificato l’aspetto ed il carattere del cane, ma si sono anche introdotte patologie genetiche fino ad allora sconosciute in questa razza.
Il lavoro di selezione avvenuto per secoli nelle masserie era stato dunque annullato nel giro di vent’anni.
Fortunatamente esistono allevatori seri, innamorati della razza, che cercano nonostante tutto di portare avanti il loro lavoro in modo serio, appassionato ed onesto, cercando di recuperare, nel Cane Corso, le caratteristiche che gli sono proprie.
Caratteristiche fisiche e comportamento
Cane di taglia medio grande, è di aspetto solido, con muscolatura ben delineata, esprime forza al primo sguardo.
Il cranio è lievemente arcuato e lo stop molto marcato, con muso largo e alquanto profondo.
Moderatamente prognato con labbra leggermente pendenti.
Gli occhi sono relativamente piccoli in funzione della mole del cane, ben distanziati e il più possibile scuri.
Le orecchie sono di media grandezza, attaccate alte, portate ripiegate eccetto quando il cane è in attenzione.
Gli arti molto muscolosi in perfetto appiombo e il torace ampio e forte con tronco robusto e possente.
Originariamente apprezzato per gli impieghi bellici, poi come cacciatore di grossa selvaggina e infine come guardiano di mandrie, oggi è un ottimo cane da guardia e difesa.
Molto versatile, prende tremendamente sul serio qualsiasi compito gli venga affidato.
Matura lentamente, è facile quindi vedendo un cucciolo non immaginare la trasformazione che avrà da adulto.
Da timido ed a volte insicuro, diventerà serissimo, audace, coraggioso e pronto a tutto per difendere la famiglia o le cose che gli vengono affidate.
Si affezione in modo particolare al padrone, del quale richiede costantemente la presenza e l’attenzione.
Non è facile conquistarsi la sua fiducia, la maniere forti con lui non funzionano.
Sempre pacato e misurato, quando ritiene che debba entrare in azione è davvero un’impresa ardua trattenerlo.