I Fantastici Quattro
Standard
Codice FCI 015, Gruppo 1 Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri), Sezione 1A
Vita Media
10-14 anni
Peso
Femmina 20-25 kg
Maschio 25-30 kg
Altezza
Femmina 58 cm al garrese (tolleranza: 2 cm in - /4 cm in +)
Maschio 62 cm al garrese (tolleranza: 2 cm in -/ 4 cm in +)
Colori
Groenendael: nero - Tervueren: fulvo-carbonato o grigio-carbonato con maschera nera - Malinois: fulvo-carbonato con maschera nera - Lakenois: fulvo con tracce di carbonature
Pelo
Groenendael: lungo - Tervueren: lungo - Malinois: corto - Lakenois: duro
Cenni storici
Il Cane da pastore belga, noto anche come Chien de berger belge, è una razza che si declina in quattro varietà, differenziate fra loro dal manto che portano; Groenendael (pelo lungo nero ), Tervueren (pelo lungo fulvo-carbonato), Malinois (pelo corto) e Lakenois (pelo duro).
Hanno la stessa storia alle spalle e condividono il medesimo standard -eccezion fatta ovviamente per il pelo- ma, di primo acchito, sembrano proprio quattro cani differenti…il tipico caso in cui l’apparenza inganna!
Quello dei Belga è dunque un “gruppo” molto particolare e distinto nel panorama cinofilo, protagonista da sempre di discordia e diatribe.
Le sue origini vanno sicuramente ricercate in quel ceppo di cani adibiti alla pastorizia nell’Europa nord-orientale, il medesimo da cui è derivato anche il Pastore Tedesco.
La storia della razza ebbe inizio sul finire del IXX secolo quando il professor Reul, esimio veterinario della Scuola di Cureghem, si ripropose di mettere un po’ d’ordine nello scenario, eterogeneo e piuttosto confuso, dei cani da pastore presenti in Belgio.
Il 29 settembre del 1891 fu fondato il “Club du chien de berger belge” e nello stesso anno si tenne anche il primo raduno che permise un iniziale censimento della nascente razza e fece da “base” di partenza per il programma selettivo che ne seguì.
Nel 1894 fu depositato il primo standard di razza che non contemplava però ancora le quattro varietà: da allora ebbero inizio dispute e dissapori fra gli estimatori dell’una o dell’altra “varietà”.
Finalmente nel 1898 si arrivò alla classificazione e furono distinti il Groenendael (dal nome del castello di N.Rose, suo primo allevatore), il Lakenois (dal nome del castello reale di Laken), il Malinois (dalla regione di Malines) ed il Tervueren (dal comune di Tervueren).
Solo il Groenendael riscosse fin da subito i più ampi consensi e non si ritrovò –come gli altri tre– al centro di annose controversie: fu il cane della concordia insomma, l’unico su cui ci fu sintonia.
Per svariati anni -non a caso- fu ritenuto il più rappresentativo fra i Belga tanto che, erroneamente, molti identificavano la razza unicamente con questa varietà.
Le polemiche fra i vari allevatori, comunque, non si placarono ed a causa del perdurare dei disaccordi si verificarono diverse scissioni dal Club ufficiale, causa di ulteriore disordine e di contese non ancora sopite.
Ciò nonostante, nel 1901 i Belga furono insigniti della registrazione nel “Libro delle Origini della Royal Society of St. Hubert (LOSH)” e nel primo decennio del 1900 il “tipo” e le caratteristiche caratteriali della razza erano finalmente fissati.
Lo standard attuale (2001) è essenzialmente il medesimo dal 1974, anno nel quale fu fra l’altro stabilito il divieto di accoppiamenti fra le diverse varietà.
Caratteristiche fisiche e comportamento
Il cane da Pastore belga è un cane di taglia media armonico nelle proporzioni, rustico ma elegante, robusto, plastico ed estremamente agile.
Data la stazza più contenuta, risulta maggiormente leggero ed atletico del “cugino” Pastore tedesco, con il quale condivide quell’aspetto “lupoide” che, non di rado, ha portato i “non addetti ai lavori” ad accomunarli.
E’ una razza ancestralmente abituata alla vita all’aperto, tanto che pare essere stata congegnata proprio per affrontare al meglio le intemperie caratteristiche del suo paese d’origine.
La testa portata alta gli conferisce quell’aria fiera che tanto lo caratterizza: è ottimamente cesellata, asciutta, rettilinea e lunga ma senza esagerazione.
Lo stop è compassato ed il tartufo è nero con narici ben aperte.
Gli occhi, scuri e di media grandezza, sono lievemente a forma di mandorla.
Le orecchie sono attaccate alte, rigide e diritte con netta forma triangolare.
Il collo forte, vigoroso e senza alcuna traccia di giogaia, si inserisce alla perfezione nel tronco poderoso ma mai pesante o sgraziato.
Gli arti sono dotati di una solida struttura ossea corredata da una muscolatura potente -soprattutto i posteriori- che gli consentono vigore ed efficacia nelle prestazioni.
La coda, di media lunghezza, è ben piazzata e forte alla base: è portata pendente quando il cane è a riposo mentre in azione viene sollevata.
In tutte le quattro varietà, il pelo del Cane da pastore belga deve essere molto fitto e denso in modo da poter formare con l’abbondante sottopelo lanoso una perfetta copertura isolante.
Tre delle quattro varietà portano -in modo più o meno evidente- la tipica colorazione detta “carbonato“, nella quale i peli presentano un’estremità nera che va ad ombreggiare il colore base.
Il Groenendael porta il manto a pelo lungo e sempre di colore nero.
Anche il Tervueren è a pelo lungo ma la colorazione può essere fulvo-carbonato (preferibile) o grigio-carbonato, sempre con mascherina nera.
Il Malinois è invece la varietà a pelo corto e può essere soltanto fulvo-carbonato con mascherina nera.
Infine, il Lakenois -meno noto e diffuso- è l’unico con il manto a pelo duro e può essere soltanto fulvo con modeste carbonature sul muso ed in prossimità della coda.
In tutte le varietà lo standard ENCI tollera “…un po’ di bianco…al petto e alle dita”.
Anche dal punto di vista caratteriale e comportamentale le quattro varietà presentano caratteristiche pressoché identiche e possono dunque essere accomunate.
Il Cane da pastore belga è incredibilmente versatile, estremamente recettivo e dotato di una capacità d’apprendimento davvero senza pari.
Ha un carattere deciso, sicuro ed impulsivo quindi l’addestramento andrà condotto con serietà, coerenza e, possibilmente, fin dalla più tenera età.
E’ impavido ma non aggressivo e non bisogna mai dimenticare la sua incredibile sensibilità che lo renderà ostile se trattato con ingiusta severità.
Oltre alla sua naturale predisposizione a guardiano delle greggi, il Belga ha saputo imporsi ed eccellere nelle più svariate discipline sportive: fly ball, free style, obedience, mondioring ed agility dog attività nella quale sta dando addirittura filo da torcere all’intramontabile Border collie.
Inoltre è un ottimo cane da guardia e da difesa ed un prezioso collaboratore per la Protezione Civile e le forze dell’ordine: si è saputo infatti distinguere come cane da catastrofe, da valanga ed anti-droga.
Ma le sue “funzioni sociali” non finiscono qui…si è dimostrato all’altezza anche come cane-guida per non vedenti.
E’ un cane nevrile a volte iperattivo ed il movimento gli è indispensabile per scaricare la sua prorompente vitalità.
Saprà certamente adattarsi alla vita d’appartamento se abbinata però alle indispensabili “valvole di sfogo” quotidiane: lunghe passeggiate ed interminabili, esplosive corse all’aria aperta!
Il Cane da pastore belga saprà essere un amico leale e molto fedele, attaccatissimo al suo padrone che dovrà però dedicarvisi in quanto è una razza che abbisogna di attenzioni e che necessità di essere parte integrante della famiglia di cui fa parte.
In casa si comporterà in maniera esemplare custodendo e proteggendo ciò che gli appartiene da qualsivoglia pericolo possa presentarsi ma si rivelerà anche allegro, festoso e sempre pronto al gioco, anche con i bambini.
Intelligente, bello, sportivo, divertente e “disponibile” in quattro diverse versioni…cosa volere di più!
Questa particolare razza necessita di un’alimentazione appositamente studiata per garantire il corretto apporto di nutrienti in ogni fase dello sviluppo.
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