Un coraggio senza pari
Standard
Codice FCI 326, Gruppo 1 Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri), Sezione 1A
Vita Media
11-13 anni
Peso
Femmina / Non previsto dallo standard
Maschio / Non previsto dallo standard
Altezza
Femmina minimo 62 cm al garrese
Maschio minimo 65 cm al garrese
Colori
Comunemente bianco. Ammessi anche: bianco con tracce grigie, macchiettato grigio, grigio cenere e altre sfumature di grigio, bianco e giallo, color paglia
Pelo
Lungo, fitto, grossolano, lievemente ondulato
Cenni storici
Il Cane da Pastore della Russia meridionale fa parte degli “Ovtcharka” -Cani da pastore russi- insieme al Cane da Pastore dell’Asia centrale ed al Cane da pastore del Caucaso.
Del gruppo farebbe parte anche il Pastore delle Steppe del Caucaso, ma non ha mai ricevuto il riconoscimento da parte della FCI (Fédération cynologique internationale).
Il Pastore della Russia meridionale è stato invece il primo degli Ovtcharka ad ottenere tale ufficializzazione nel 1983, pur essendo il meno diffuso della categoria al di fuori del paese d’origine.
Le loro radici, senza dubbio comuni, sono tanto antiche quanto incerte.
Taluni li considerano addirittura diretti discendenti del “lupo siberiano”.
La teoria più accredita riconduce però gli Ovtcharka -come molti altri cani da pastore e da montagna- a quei cani giunti dall’Asia al seguito dei popoli primitivi e delle loro mandrie.
Fra i progenitori plausibili vi erano verosimilmente i Mastini Tibetani che, incrociatisi con antichi esemplari autoctoni, hanno poi dato origine alle varie razze odierne.
Il Cane da pastore della Russia meridionale è da sempre deputato alla guardia delle greggi.
E’ stato l’uomo a plasmarlo, affinché la devozione agli animali che custodiva fosse pressoché totale, a costo anche della propria vita.
Ma a forgiarlo è stata invece la natura ed il suo habitat in particolare.
La steppa, con il clima inospitale e le escursioni termiche che la caratterizzano, ha contribuito alla selezione degli esemplari più dotati e più forti, fornendo così alla razza una tempra senza eguali.
Tutt’ora viene utilizzato come guardiano degli armenti in Ucraina ed in Crimea ma, al di fuori dei territori dell’ex Unione Sovietica, il Pastore della Russia meridionale è ancora poco conosciuto.
Durante il regime comunista gli ambienti cinofili internazionali incontravano grandi difficoltà ad ottenere informazioni sulle razze d’oltrecortina e, forse anche per questo, la loro diffusione è stata meramente interna.
Ancora oggi imbattersi in un Cane da pastore della Russia meridionale resta una rarità, tuttavia inizia ad intravedersi un interesse di tutto rispetto in svariati paesi occidentali.
Caratteristiche fisiche e comportamento
Il Cane da pastore della Russia meridionale è decisamente una taglia grande, una XXL che lascia sbalorditi!
E’ un animale poderoso ma asciutto e prestante, dotato di una struttura ossea e muscolare davvero ragguardevoli.
In questa razza qualsiasi nota che possa trasmettere fragilità è inammissibile, una mancanza, se non addirittura un difetto.
La testa è allungata, ampia e con zigomi ben marcati.
Lo stop è poco accentuato ed il tartufo è grosso e nero.
Le orecchie, rispetto al resto, sono relativamente piccole, cadenti e triangolari, mentre gli occhi sono ovali, posizionati orizzontalmente e sempre scuri.
Il tronco è possente ma equilibrato, con arti perfettamente in appiombo; i posteriori, in particolare, trasmettono tutta la potenza di cui questo cane è dotato.
La coda è ben inserita, grossa alla radice per divenire lievemente più sottile all’estremità.
Il pelo, corredato di abbondante sottopelo, deve essere lungo fra i 10 ed i 15 cm, lievemente ondulato, fitto e grossolano, di pari lunghezza sulla testa, sugli arti e sulla coda.
Il Russo meridionale non è assolutamente un cane adatto a tutti!
Per ovvi e lampanti motivi, la vita d’appartamento gli sta stretta nel vero senso della parola e, dato il suo carattere forte ed indipendente, non è un cane per neofiti.
E’ coraggioso, fiero e molto intelligente ma anche dominante ed estremamente reattivo.
Quando si tratta di difendere le proprietà che considera sue, non conosce la paura ed è in grado di valutare le situazioni di pericolo prendendo le decisioni del caso in piena autonomia.
Queste sue peculiarità caratteriali possono creare problemi gestionali a coloro che si avvicinino alla razza basandosi solo sulla sua affascinante fisicità, sottovalutando l’indipendenza che atavicamente la caratterizza.
La socializzazione è dunque di fondamentale importanza per il Pastore della Russia meridionale, che deve essere educato già da cucciolo con la giusta risolutezza.
Fino al compimento del primo anno d’età si dimostrerà vivace e giocoso ma, ad un certo punto, si farà più serio e responsabile, come se fosse divenuto maturo tutto d’un tratto.
Da adulto si dimostrerà discreto e riservato, mai chiassoso, un ottimo amico con il quale condividere interminabili passeggiate.
Soltanto impartendogli l’appropriata educazione potremo godere degli aspetti più dolci della sua personalità ed avere al nostro fianco un gigante buono ed equilibrato ma sempre pronto a proteggerci!
Questa particolare razza necessita di un’alimentazione appositamente studiata per garantire il corretto apporto di nutrienti in ogni fase dello sviluppo.
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