Pastore Svizzero…ma anche Tedesco!
Standard
Codice FCI 347, Gruppo 1 Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri), Sezione 1A
Vita Media
10-12 anni
Peso
Femmina 25-35 kg
Maschio 30-40 kg
Altezza
Femmina 53-61 cm al garrese
Maschio 58-66 cm al garrese
Colori
Bianco
Pelo
Semilungo o lungo, doppio, fitto, ruvido con abbondante sottopelo
Cenni storici
La storia del Pastore Svizzero Bianco è davvero unica ed originale.
Se le prime indicazioni riguardanti la razza sono riconducibili alla Corte degli Asburgo di Alsazia e Lorena, la sua paternità è attribuibile al colonnello Von Stephanitz, il “creatore” del Pastore Tedesco.
Il Pastore Svizzero Bianco è, infatti, un Pastore Tedesco a tutti gli effetti, soltanto meno angolato e più allungato.
Il suo aspetto è dunque più vicino a quello dei Pastori Tedeschi “old style”, così come si presentavano all’inizio del 1900.
Il suo candido mantello si deve proprio all’operato di Von Stephanitz che, nel lavoro selettivo che avrebbe poi portato alla nascita del Pastore Tedesco, utilizzò anche dei cani da montagna con il tipico manto bianco.
Il bianco, dunque, è una colorazione presente nella razza fin dalle origini.
Si tratta di un gene recessivo insinuatosi in moltissime linee di sangue, vista la consanguineità in uso negli allevamenti degli albori.
Quindi, ancora oggi, può accadere che da due esemplari tradizionali ne nasca uno candido.
Durante il secondo conflitto mondiale, la Società per la tutela del Pastore Tedesco finì nelle mani dei nazisti che osteggiarono i cani bianchi perché troppo visibili, soprattutto nei pattugliamenti notturni.
In seguito a questa discriminazione iniziarono a delinearsi due razze indipendenti, il Pastore tedesco “classico” ed il Pastore Tedesco Bianco.
Se nel Vecchio Continente non veniva capita ed apprezzata, la “variante” chiara trovò invece fortuna in Canada dove, grazie ad un nutrito gruppo di estimatori, ne fu fondato anche il Club.
Per anni, infatti, la razza fu nota al mondo come Pastore Canadese.
Nel 1970, l’allevatrice Agata Burch, trasferì dal Canada alla Svizzera il suo cane Lobo, capostipite della razza oggi denominata Pastore Svizzero Bianco.
Dal 2002, anno del riconoscimento provvisorio della razza, il paese elvetico ne ha assunto la paternità.
Il riconoscimento ufficiale da parte della FCI è del luglio 2011.
Caratteristiche fisiche e comportamento
Il Pastore Svizzero Bianco è un cane di taglia media, solido e prestante, dotato di una struttura ossea e di una muscolatura eccellenti.
Anche ad un primo sguardo l’idea che se ne ricava è quella di un cane molto ben costruito, dal profilo proporzionato ed armonioso.
La testa –a forma di cono- è asciutta, poderosa e finemente cesellata, ben proporzionata con il resto del corpo.
Gli occhi sono mandorla, posizionati leggermente obliqui e possono essere di varie gradazioni di marrone.
Le orecchie, portate erette, sono decisamente grandi, di forma triangolare ma con le punte arrotondate.
Il muso, dai tratti decisi e forti, è lievemente più allungato del cranio.
Lo stop è poco marcato ma ben definito ed il tartufo,di media grandezza, è preferito nero.
Il possente collo si innesta in modo del tutto equilibrato nel tronco, tonico e vigoroso, corredato di arti perfettamente in appiombo e decisamente asciutti ed energici.
La coda a sciabola è attaccata piuttosto bassa ed è ben fornita di pelo su tutta la circonferenza.
A riposo è portata pendente con una leggera curvatura, mentre in azione è più alta, ma mai sopra alla linea dorsale.
L’ampiezza della falcata dell’anteriore e la capacità di spinta del posteriore gli concedono un trotto sciolto e dinamico.
Il manto del Pastore Svizzero Bianco è dotato di pelo doppio, fitto e ben aderente che può essere lungo o semilungo.
Il colore, croce e delizia della razza, da tratto discriminante ne è divenuto caratteristica saliente, tanto da entrare a far parte integrante addirittura del nome che ufficialmente porta.
In passato si riteneva erroneamente che gli esemplari nati con questa colorazione fossero affetti da albinismo.
Ma, ad uno sguardo più attento -soprattutto lo si nota quando il pelo è bagnato- il bianco del Pastore Svizzero non è poi così candido!!!
Si tratta piuttosto di un fulvo tanto smunto e pallido da apparire praticamente latteo.
In effetti il Pastore Svizzero Bianco, geneticamente, è un “doppio fulvo recessivo“, così come il Golden Retriever ed il Labrador color miele.
Anche dal punto di vista caratteriale la somiglianza con il Pastore Tedesco è notevole.
Il Pastore Svizzero Bianco però, visto anche il minor impiego che ne è stato fatto come cane da lavoro, si adatta forse meglio alla vita domestica, date le sue minori pretese e la bramosia più contenuta.
E’ un cane con un gran carattere, vivace, attivo ma sempre equilibrato e mai aggressivo.
La socievolezza che lo contraddistingue lo rende adeguato a qualsivoglia situazione anche se con gli estranei mostra riserbo e prudenza.
E’ sempre vigile ed attento ma non nervoso ed il suo attaccamento alla famiglia ed alla proprietà contribuiscono a renderlo un ottimo compagno di vita.
Pur avendo bisogno di movimento sa anche adeguarsi molto bene agli agi della vita domestica.
Saprà aspettare il momento della sua passeggiata senza diventare iperattivo e devastatore come molti suoi simili.
Questa particolare razza necessita di un’alimentazione appositamente studiata per garantire il corretto apporto di nutrienti in ogni fase dello sviluppo.
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