Plasmato dalla natura
Luogo di origine
Russia Orientale
Data di nascita
1980-1990
Ascendenza
Gatti di fattoria
Ibridazioni
Nessuna
Peso
4-9 kg
Temperamento
Fiero, vigoroso, agile, affettuoso, dolce
Pelo
Lungo
Colori
Self e Tortie: nero, rosso, blu, crema, squama di tartaruga, tortie blu e tutti gli altri colori self e tortie. Smoke, Shaded eTipped: tutti i colori previsti per il Self e il Tortie. Tabby, Silver Tabby ( classico, mackerel, spotted): marrone, rosso, blu, crema, squama di tartaruga, tortie blu. Ticked: tutti gli altri colori self e tortie. Bicolori: tutti i colori indicati per il self, il tortie e il tabby con bianco
Cenni storici
E’ una razza antichissima, originaria della Russia orientale.
Con ogni probabilità i gatti selvatici presenti in questa zona si incrociarono con i gatti domestici al seguito di mercanti e pellegrini provenienti dalla zona dei monti Urali nell’alto medioevo.
Incrociandosi avrebbero dato origine all’odierno Siberiano, di cui già si fa menzione in testi databili al 1700 conservati in madrepatria, dove viene considerato gatto nazionale.
Si pensa sia la prima razza di gatto domestico a presentare una pelliccia folta e lunga, tanto da far credere sia il progenitore di tutte le razze a pelo lungo.
Diffuso ed apprezzato In Russia da secoli per la sua straordinaria dote di super cacciatore di animali infestanti, è rimasto pressochè sconosciuto al resto del mondo sino a pochi decenni fa.
Si hanno resoconti di sporadiche apparizioni in mostre feline tenutesi in Inghilterra nel 1800, senza però che se ne iniziasse un sistematico allevamento.
Il suo riconoscimento da parte delle maggiori associazioni internazionali è recentissimo: 1997 per WFC (World Cat Federation) e FIFé (Fédération Internationale Féline); 1998 per TICA (The International Cat Association) e ANFI (Associazione Nazionale Felina Italiana).
Caratteristiche fisiche e comportamento
Il Siberiano è un gatto di taglia grande, particolarmente forte e robusto.
La selezione naturale e il suo doversi adattare a climi particolarmente rigidi, hanno influito sulle caratteristiche peculiari della razza come, ad esempio, la pelliccia e la stazza.
Il suo aspetto, tuttavia, si è sempre più addolcito grazie ad una attenta e mirata selezione.
La testa è molto voluminosa, piatta fra le orecchie e con zigomi pronunciati.
Le orecchie, portate rivolte verso l’esterno, sono munite di folti ciuffi di pelo.
Gli occhi, ovali e obliqui, si intonano al colore del mantello.
Il collo è breve e possente, così come il corpo muscoloso e dal torace ampio.
Le zampe sono di media lunghezza, con ossatura mai fine; i piedi rotondi presentano ciuffi di pelo fra le dita.
E’ un escamotage messo in atto dalla selezione naturale per impedire al gatto di affondare quando procede nella neve, caratteristica che il Siberiano ha in comune con il Norvegese delle foreste.
E’ il mantello, però, quello che maggiormente identifica la razza.
Lungo e leggermente untuoso il pelo dominante, in modo da renderlo impermeabile all’acqua, elemento che, fra l’altro, adora.
Sottopelo particolarmente folto e spesso, così come spesso è il grasso cutaneo, in grado di isolare il corpo dai rigori tipici della sua area di provenienza.
I maschi presentano inoltre una folta gorgiera sotto al mento, una vera e propria criniera leonina!
Anche il carattere, così come l’aspetto fisico, è stato smussato al fine di mitigarne la selvatica rusticità.
Pur mantenendo un’indole indipendente ed una spiccata attitudine alla caccia, sa apprezzare le comodità che la vita casalinga offre.
Necessita tuttavia di ampi spazi, anche all’aperto, nei quali può dare sfogo ai suoi ancestrali istinti.
E’ molto territoriale, nonostante questo si dimostra tollerante sia con altri animali che con estranei.
Si affeziona particolarmente alla famiglia, non è però il classico gatto da tenere esclusivamente in grembo.
E’ indicato a quelle persone che vengono definite genericamente “allergiche al pelo del gatto.”
Nel Siberiano, infatti, la proteina Fel d1 (che è la vera responsabile -non il pelo- di questa forma allergica) è presente in maniera significativamente minore rispetto alla quasi totalità delle altre razze.
Per instaurare un buon rapporto con il Siberiano, si tenga conto che sarà sempre lui a decidere a chi concedersi, in che misura e in quali tempi.